
Branzino al cartoccio
06/12/2009 - Secondi
Avevo voglia di qualcosa di buono ma allo stesso tempo ho ripreso la mia dieta priva di grassi e cotture complesse. Allora alla pescheria ho preso un bel branzino, da 600gr (la mia dieta è povera di grassi non ipocalorica) e me lo sono fatto al cartoccio.
Come fare il branzino al cartoccio
L’ho fatto pulire al pescivendolo, io l’ho solo risciacquato, asciugato e condito con sale rosa e pepe nero sia dentro che fuori, ho riempito la pancia del pesce con salvia, rosmarino, uno spicchio d’aglio ed uno spicchio di limone.
Ho chiuso il cartoccio aggiungendo un filo d’olio extravergine d’oliva su entrambe le superfici del pesce (oltre a insaporire il pesce l’olio fa sì che la pelle non resti attaccata alla carta d’alluminio del cartoccio).
La cottura è proporzionale al peso. Nel mio caso l’ho tenuto in forno a 180°C per mezz’ora.
In abbinamento ci vuole un bianco di buona struttura caratterizzato da una componente fresco-sapida importante. Io l’ho provato con un Alto Adige Valle Isarco DOC Kerner di Manni Nössig, dalle sensazioni più sapide che fresche: un vino di carattere, giovane nel colore e nella fragranza (a poco più di un anno dalla vendemmia) ma comunque deciso, con una mineralità ben espressa sia al naso che al palato, un vino teso e gustoso quanto il mio branzino.
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