
Baccalà mantecato
15/01/2010 - Antipasti
Il baccalà mantecato è un piatto veneto e muore sui crostini di polenta. Anche se tutti lo chiamano “baccalà mantecato” in realtà si fa con lo stoccafisso (il pesce è lo stesso, ma la conservazione no).
E’ un ottimo antipasto, squisito, e se non si ha la polenta si può servire anche su fette di pane tostato ed eventualmente agliato.
E’ un po’ lungo a farsi ma ne vale la pena.
Come fare il baccalà mantecato
Per prima cosa lo stoccafisso deve essere bagnato. Baccalà e stoccafisso sono lo stesso pesce ma con diverse conservazioni: il pesce è il merluzzo, se conservato sottosale prende il nome di baccalà, se essiccato prende il nome di stoccafisso. Ebbene lo stoccafisso essendo essiccato, prima dell’uso deve essere tenuto a bagno a lungo, quindi in genere lo si compra già bagnato e pronto all’uso. Non si può fare col baccalà, perché essendo sotto sale, anche da bagnato risulta troppo salato.
In una casseruola si fa cuocere lo stoccafisso, a pezzi, con una patata tagliata a dadini e ricoperto di metà acqua e metà latte. Deve sobbollire per almeno un’ora e mezzo.
Si scola e si tolgono tutte le lische che si trovano nella polpa del pesce. Poi si mette in un robot da cucina o frullatore, con la patata, sale, pepe, prezzemolo, aglio, olio. L’olio deve essere extravergine d’oliva e si continua ad aggiungerne a filo mentre si frulla fino a farlo assorbire in abbondanza.
Ecco fatto. Il baccalà mantecato si serve tiepido!
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