
Pasta al sugo di alici (o acciughe)
28/07/2014 - Primi
Ho fatto questa pastasciutta con delle belle acciughe di lampara, cioè quelle pescate con l’uso tradizionale di una fonte luminosa, la lampara, per attrarre il pesce direttamente nella rete.
Le acciughe o alici, che è la stessa cosa, fanno un sacco bene, perché sono ricche di quegli omega 3 che andiamo a ricercare in fiale, pillole, integratori e persino nei succhi di frutta.
Come fare la pasta al sugo di alici
Pulire le acciughe è facile ma un po’ noioso perché essendo piccole ne servono tante. Senza nessun’altro attrezzo se non le proprie dita procedo così: premo con un dito sotto la testa e dalla pancina elimino le interiora ed apro il pesciolino da sotto fino alla lisca. Afferrando la testa con due dita, stacco testa e lisca dal pesce tenendo i due filetti attaccati aperti a libro. Stacco pure la coda. Ripeto questa operazione per ogni acciuga.
Una volta sfilettate le acciughe è tutto molto semplice. Faccio rosolare un bello spicchio d’aglio fresco in olio extra vergine d’oliva e dopo poco acciungo i filetti di acciughe sciacquati ed asciugati.
Li faccio cuorere appena qualche minuto, dopo di che aggiungo della polpa di pomodoro fresca, poca giusto per legare. Infine aggiusto di sale e pepe. Elimino l’aglio.
Cuocio al dente la pasta, corta o anche spaghetti, e la faccio poi saltare col sugo di acciughe aggiungendo un trito di prezzemolo o basilico o origano fresco. Facile no?
Io preferisco la pasta corta quando uso la polpa di pomodoro, ma se lo stesso piatto lo faccio in bianco solo con filetti di acciuga magari sfumati con del vino bianco, allora uso gli spaghetti.
Il gusto è deciso, mi ci vuole in abbinamento un vino fresco e di carattere, come un Müller-Thurgau della Val di Cembra (Trentino DOC) o un Kerner della Valle Isarco (Alto Adige Valle Isarco DOC).
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