
Farinata al cavolo nero
11/02/2012 - Primi
La farinata al cavolo nero che ho fatto è una tipica zuppa toscana da cucinare e mangiare in questa stagione fredda. Il cavolo nero è tipico dell’inverno e della Toscana. Non si trova in altre stagioni, anzi dà il meglio di sé quando vengono le gelate e difficilmente si trova fuori dalla nostra regione.
Io ci ho fatto una zuppa assai semplice, ma a me piace così.
Non è polenta e nemmeno propriamente una minestra, ma una via di mezzo con una consistenza densa ma cremosa.
Come fare la farinata al cavolo nero
Inizio lavando le foglie del cavolo ed eliminando la parte inferiore della costola che è troppo tenace e non si ammorbidisce neanche in cottura. Procedo tagliuzzando le foglie e facendole rosolare in un tegame con olio ed aglio (che poi va eliminato).
Quando il cavolo è cotto e si è ammorbidito, aggiungo del brodo caldo e lascio cuocere a fuoco basso per altri 20 minuti.
Quindi verso la farina gialla (non più di 80-100 gr a testa), dopo di che inizio a girare e continuo la cottura, eventualmente aggiungendo altro brodo se addensa troppo. Infatti la consistenza dovrà essere più fluida della polenta. Dovrà cuocere una mezz’oretta circa ed alla fine aggiusto di sale e condisco con del pepe nero macinato.
Infine servo la farinata al cavolo nero cospargendola con dell’ottimo olio extravergine d’oliva.
Per tradizione ci possiamo accompagnare un vino bianco toscano come un Montecarlo Bianco, un Bianco Pisano di San Torpè o un Bianco di Pitigliano.
Resta sempre un ottimo piatto toscano di stagione.